LARGO AGLI ESORDIENTI
Ospite di Faccia a faccia con l’autore, questa settimana é Luciano Dal Pont.
L’ho intervistato per saperne di più su di lui, le sue passioni, i suoi libri.
Andiamo a conoscerlo meglio.
Ciao Luciano, è un piacere averti ospite nel mio blog. Inizia parlandomi un po’ di te.
Ciao Filippo
Be’, sono un giovane di sessantuno anni che non si arrende al tempo che passa, sono un irriducibile guerriero della vita, un poliedrico e irrequieto avventuriero scavezzacollo un po’ folle e un po’ sognatore, come dice la mia biografia.
Per me la vita è sfida, è rischio, è inseguire caparbiamente i miei sogni, le mie ambizioni e le mie aspirazioni, è lottare per ciò in cui credo, per ciò che mi appassiona, è lanciarmi nelle avventure più pazze, è pormi degli obiettivi e cercare di raggiungerli, è rinunciare scientemente al sicuro per l’incerto perché forse quell’incerto, se andrà bene, mi porterà dove voglio io e altrimenti, se andrà male, sarà un altro fallimento dal quale mi riprenderò, risalendo per l’ennesima volta la china, senza mai arrendermi, senza mai rinunciare.
Per il resto, che dire?
Dico che ho sempre vissuto a modo mio, fuori dagli schemi, sopra le righe, ho sempre scelto come vivere e cosa fare nella vita e della vita, non mi sono mai voluto lasciar omologare né inquadrare, in nessun contesto, nella religione, nella politica, nel lavoro, nella morale, nella sessualità, nel comune modo di intendere e di interpretare la vita stessa e i suoi valori, conservando sempre il gusto e la voglia di andare controcorrente.
Anche se ho sempre avuto la passione per la scrittura, in passato sono stato soprattutto corridore automobilistico e pilota di aerei leggeri, attività che intendo riprendere a praticare come hobby, quando mi sarà possibile farlo.
Attualmente però il mio obiettivo principale è quello di affermarmi come scrittore ai massimi livelli, facendo della scrittura una professione a tutti gli effetti.
E io che ho letto l’ultimo dei tuoi libri, te lo auguro con tutto il cuore. E ora parliamo proprio dei tuoi romanzi.
Ho esordito nel 2014 con “Il comandante e la bambina”, una sorta di favola moderna, metaforica e surreale, densa di significati positivi, di forza e di speranza. In questo momento non è più in commercio a causa di alcuni dissidi sorti con la casa editrice, che mi hanno indotto a rescindere anticipatamente il contratto, ma presto la proporrò ad altri editori.
Nel 2016 invece ho auto pubblicato una prima versione di “Arrivederci all’inferno” un horror a contenuti davvero molto estremi. Una nuova versione di questo romanzo, riveduta, ampliata e migliorata sia nella forma che nei contenuti, è uscita ad aprile di quest’anno, pubblicata da Eroscultura Edizioni.
Dire “estremi” è poco. E a cosa ti sei ispirato, per i tuoi libri?
Per “Il comandante e la bambina” mi sono ispirato in parte alla storia della mia vita.
Per “Arrivederci all’inferno” invece a nulla in particolare, è una storia di pura fantasia, anche se ho cercato di far emergere tra le righe alcuni contenuti che mi stanno molto a cuore, come ad esempio il libero arbitrio che ciascuno di noi possiede e che esercita innegabilmente quando si tratta di scegliere tra il bene e il male, ma anche l’assoluta inadeguatezza della giustizia nel perseguire certi crimini particolarmente efferati.
Si riferiscono a fatti o episodi della tua vita, che ti hanno colpito?
Come ho già detto, “Il comandante e la bambina” è in parte autobiografico, anche se con risvolti puramente fantasiosi.
“Arrivederci all’inferno” invece è frutto di una semplice ispirazione del tutto casuale.
Perché hai scelto questi titoli?
“Il comandante e la bambina” sono i due unici personaggi di questa favola.
Il comandante è un ex pilota d’aerei in crisi esistenziale, il quale a un certo punto incontra una bambina che si rivelerà essere… e non dico di più, altrimenti svelerei la trama.
“Arrivederci all’inferno” invece è una sorta di saluto. Terribile, certo, ma cos’altro poteva dire un serial killer sadico sessuale che aveva la poco simpatica abitudine di rapire, torturare, violentare e poi fare a pezzi le proprie giovani vittime?
Effettivamente… per scrivere i tuoi libri hai avuto bisogno di approfondimenti?
No, per nessuno dei due.
Sul mio profilo Facebook:
https://www.facebook.com/luciano.dalpont.7
Sulla mia pagina autore Luciano Dal Pont Writer:
https://www.facebook.com/lucianodalpont.56/
E sul mio sito web:
https://lucianodalpontwriter.wordpress.com/
VI RICORDO…
… che chi fosse interessato a Faccia a faccia con l’autore, può contattarmi direttamente ciccando QUI.
Scusami luciano ma vorrei fare una battuta… Dal Pont hai una visone della vita che ti accompagna dove vuoi tu. mentre noi poveri mortali non riusciremo mai a raggiungere il tuo Pont.
Non mandarmi a fare in c… così mi è venuta senza cattiveria ne invidia, anzi ti ammiro per la tua caparbietà, d’altronde un pilota di aerei deve saper il fatto suo e tu mi pare lo abbia. Complimenti.